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 Animali e Struttura

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AutoreMessaggio
Valerio
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MessaggioTitolo: Animali e Struttura   Animali e Struttura EmptyMer Set 22, 2010 5:51 pm

Essendo così vasto le specie appartenenti al regno animale presentano, come ogni giorno possiamo osservare intorno a noi, una enorme biodiversità.
Tegumento, scheletro e muscoli [modifica]
In tutti gli animali, escludendo quelli più primitivi da un punto di vista evolutivo, il tegumento e il sistema muscolare sono variamente in rapporto tra loro e dipendono strettamente dall'ambiente in cui gli organismi vivono. Il tegumento, oltre alla funzione di protezione dell'ambiente interno da eventuali pericoli provenienti dall'ambiente esterno all'animale, può nei vari taxa svolgere varie altre funzioni. Nei Platelminti e in altri Phyla minori rappresenta il sistema di scambio dei gas.
Apparato digerente e metabolismo [modifica]
Gli animali, come già ricordato sono organismi eterotrofi, non sono cioè in grado di fabbricarsi da soli l'alimento come le piante, ma devono procurarselo nutrendosi di piante, altri animali o resti di altri animali. Così come per gli altri sistemi e apparati, varie sono le modalità sviluppate dai vari phyla riguardo alle abitudini alimentari, alla digestione delle sostenze ingerite e ai propri processi metabolici.
Sistema circolatorio [modifica]
L'apparato circolatorio svolge la funzione di distribuire le sostanze nutritive alle cellule del corpo. Può contenere anche cellule e pigmenti respiratori (emoglobina, emocianina). Può essere chiuso (Anellidi, Vertebrati, molluschi Cefalopodi) o aperto (Insetti, gli altri Molluschi), o addirittura mancare del tutto, come in alcuni Phyla.
Apparato respiratorio ed escretore [modifica]
L'apparato respiratorio è costituito dall'insieme delle strutture attraverso le quali l'aria entra dalla bocca e dal naso per arrivare ai polmoni e da questi ritornare all'ambiente esterno.
L'apparato respiratorio si distingue in vie aeree inferiori e vie aeree superiori. Le vie aeree superiori sono costituite da organi collocati esternamente al torace: naso, faringe, laringe; le vie aeree inferiori comprendono organi posti all'interno del torace: trachea, bronchi e polmoni.
La funzione svolta dall'apparato respiratorio è la respirazione. La finalità di questo processo è rifornire il sangue di ossigeno e liberarlo dall'anidride carbonica, che è un prodotto di scarto dell'attività cellulare.
Come funziona l'apparato respiratorio. Le azioni che rendono possibile l'immissione e l'emissione di aria dai polmoni sono chiamate rispettivamente inspirazione ed espirazione. Durante l'inspirazione l'aria contenente ossigeno entra nel naso e da qui passa alle altre vie respiratorie per arrivare ai polmoni.
Se il naso è ostruito oppure se il volume dell'aria inspirata deve essere elevato, come avviene ad esempio durante uno sforzo fisico, l'aria entra dalla bocca.
Finita l'inspirazione, nei polmoni si verifica uno scambio gassoso nel corso del quale l'aria cede ossigeno al sangue e il sangue cede anidride carbonica all'aria. Terminato lo scambio gassoso, l'aria contenente anidride carbonica viene espulsa dai polmoni e ripercorre a ritroso le vie respiratorie per essere restituita all'ambiente esterno.
Ghiandole endocrine [modifica]
Sono delle ghiandole che secernono particolari composti che svolgono la funzione di trasmettitori di segnale tra parti differenti del corpo.
Sistema nervoso e organi di senso [modifica]
Gli organismi unicellulari sono in grado di rispondere a uno stimolo esterno con una reazione, dimostrandosi eccitabili o irritabili. Dal passaggio alle forme pluricellulari nasce la necessità di un sistema nervoso capace di gestire e coordinare le funzioni dei vari tessuti, apparati e sistemi in modo che essi agiscano come un'unità.
Riproduzione e sviluppo [modifica]
La riproduzione può avvenire sessualmente o asessualmente. La riproduzione asessuale, tipica dei Batteri e dei Protozoi, è nel regno animale molto meno diffusa e, sostanzialmente, presente solo nei phyla meno evoluti, dove comunque si può avere anche una riproduzione sessuale. A volte è presente l'alternanza di generazioni.

Animali e Struttura 600px-Phyla_endemici

È ormai accertato che la nascita della vita è avvenuta nell'ambiente acquatico. Ancora oggi la maggioranza dei phyla viventi abitano prevalentemente quest'ambiente. Addirittura esistono phyla che possono essere considerati endemici dell'ambiente marino (13 phyla su 28 che vivono in tale ambiente) mentre nessun phylum viene considerato endemico dell'ambiente delle acque dolci. Dall'acqua, nel corso delle ere geologiche, vari gruppi hanno saputo conquistare spazio nell'ambiente terrestre (1 phylum endemico, gli Onychophora), mentre altri hanno optato per una vita di simbiosi o parassitismo (4 phyla endemici). Il passaggio dall'ambiente acquatico a quello terrestre è avvenuto grazie all'azione fotosintetica delle alghe unicellulari prima e delle piante poi, che hanno via via arricchito l'atmosfera di Ossigeno, causando il passaggio da un ambiente fortemente riducente a uno ossidante.
Classificazione [modifica]

Diverse classificazioni degli animali, così come quella degli altri regni, sono state proposte nel corso degli anni. Le prime classificazioni si basavano su caratteristiche morfologiche, prendendo in considerazione, a seconda dell'autore un numero più o meno grande di caratteri. Successivamente si è passati a raggruppare gli organismi considerando anche il loro sviluppo embrionale. Negli ultimi anni, così come avviene per gli altri regni, si cerca una classificazione basata su studi di genetica molecolare, in base al principio che determinati geni si conservano pressoché uguali nei vari raggruppamenti e il numero di variazioni nelle basi del Dna può essere correlato col tempo trascorso dall'allontanamento da un antenato comune (Orologio Molecolare).
Cronologicamente si fanno risalire ad Aristotele le prime osservazioni tassonomiche, raccolte nei vari scritti scientifici come "Ricerche sugli animali", "Le parti degli animali" e "Sulla generazione degli animali". Sebbene venga spesso considerato il padre fondatore della Zoologia moderna, Aristotele non propose mai un sistema tassonomico esaustivo e scientifico. I suoi studi erano per lo più annotazioni di carattere ora scientifico, ora fisiologico ora etologico, senza applicare in nessun caso un mero progetto tassonomico teorico.
Dalle sue notazioni emerge comunque una primitiva suddivisione del regno Animale affine per certi aspetti a quella moderna. Aristotele suddivideva gli animali in due primi gruppi, gli Enaima (Animali con sangue) ed Anaima (Animali senza sangue). Al primo gruppo appartenevano l'Uomo, i Quadrupedi, i Cetacei, i Pesci e gli Uccelli. Al secondo appartenevano la maggior parte dei Crostacei decapodi, dei Molluschi e quelli che Aristotele definiva Entoma, vale a dire un insieme più o meno confuso degli attuali Insetti, Miriapodi, Aracnidi, Anellidi e Vermi parassiti. Il criterio di classificazione che Aristotele adottò per gli Entoma fu la suddivisione del corpo degli animali in più segmenti ben individuabili, sulla faccia ventrale, dorsale o entrambe. Se si escludono gli Anellidi e i Vermi parassiti la definizione aristotelica di Entoma si avvicina molto a quella contemporanea degli Artropodi.
Aristotele si interessò, seppure marginalmente, anche dei Vegetali. Le sue intuizioni a riguardo non furono vicine a quelle moderne come invece è stato per gli Animali. Aristotele sosteneva infatti che le Piante si fossero originate a partire da animaletti dalle dimensioni modeste provvisti di un gran numero di zampe che, a causa di una vita sempre più immobile e sedentaria, avrebbero perso le articolazioni finali andando a sostituire le funzioni vitali svolte dalla bocca.
Le teorie zoologiche di Aristotele ricevettero molto successo nel corso del tempo rispetto a quelle botaniche, tant'è che perdurarono per circa duemila anni; soprattutto grazie alle adesioni che i suoi libri ricevettero da parte dei primi scrittori e teologi cristiani, come Origene, S. Agostino e S. Tommaso d'Aquino.
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